giovedì 2 gennaio 2025

MILANO: Caporalato: salario minimo per sentenza, così la Procura di Milano ha alzato gli stipendi

Milano, 29 dic. (LaPresse) - Dagli opifici clandestini cinesi di Armani e Dior, dove le borse escono al costo di 53 euro e vengono rivendute a 2.600, fino ai driver di Brt-Bartolini sottoposti a “orari e ritmi di lavoro estenuanti”. Passando per i vigilantes della metropolitana di Milano con stipendi “sotto la soglia di povertà”: 950 euro lordi al mese per 173 ore su turni notturni da 11 ore. Per Corte d’appello di Milano e Corte di Cassazione sono cifre in violazione dell’articolo 36 della Costituzione. Non “garantiscono un’esistenza libera e dignitosa”. Così, se il salario minimo non arriva per legge, arriva per sentenza. Mentre in Parlamento si discute invano da anni di proposte sulla paga minima oraria, come in 21 Paesi Ue, che contrastino il fenomeno della ‘in-work poverty’ andando a coprire i 4.578.535 di lavoratori che in Italia guadagnano meno di 9 euro lordi l’ora (di cui oltre 1,5 mln di under 35), il ‘primato della politica’ si arrende a quello delle aule di tribunale. La mappa di un ‘nuovo’ caporalato emerge dagli incartamenti di decine di cause civili e inchieste giudiziarie. Nell’ultimo quinquennio colossi della logistica (Dhl, Gls, Uber, Brt, Geodis, Ups, Amazon), della grande distribuzione (Esselunga, Lidl, Carrefour), istituti di vigilanza (Sicuratalia, Mondialpol, Cosmopol) e rami manifatturieri dei brand di moda (Giorgio Armani Operations, Manufactures Dior, Alviero Martini spa) sono stati raggiunti da sequestri preventivi per mezzo miliardo di euro o decreti di amministrazione giudiziaria con accuse mosse dalla Procura di Milano di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro, frodi fiscali per ‘schermare’ gli appalti di manodopera, spesso straniera e migrante. C'è voluta la Cassazione, a fine dell’anno passato, per stabilire che lo stipendio da 5,3 euro lordi l’ora delle guardie giurate in appalto per l'Azienda dei Trasporti Milanesi è incostituzionale e contrario alla “dignità della persona” nonostante fosse conforme alla paga “stabilita dal contratto collettivo” dei servizi fiduciari. “Nella Costituzione c'è un limite oltre il quale non si può scendere” che va imposto “dall’esterno” hanno scritto i giudici della Suprema Corte sezione lavoro (collegio Raimondi-Piergiovanni-Riverso-Panariello-Cinque), stigmatizzando il “dumping” e obbligando le aziende a risarcire i dipendenti, pur sottolineando la “prudenza” con cui approcciare la “materia retributiva”. Meno prudenti i diretti interessati. “Bisognava arrestare i sindacalisti che hanno firmato”, tuona con LaPresse uno dei vigilantes che ogni giorno, divisa indosso e pistola nella fondina, controlla i varchi di accesso al palazzo di giustizia di Milano. Nella raffica di inchieste per sfruttamento che hanno terremotato il settore ci è finita anche la sua società: la All System, fornitrice di Procura generale di Milano, Leonardo, Enel, Grandi Stazioni, Iren, Inps, Zecca dello Stato, Eni e Università Cattolica. Come si operava all’interno lo hanno raccontato i lavoratori ai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria. Doppi turni da “8 ore” imposti a persone che “a causa” del “bisogno” sono “costrette ad accettare”. “Sono dovuta rimanere a casa per gravidanza a rischio - dice una donna - Dopo il parto non sono più potuta rientrare”. Sette giorni sono bastati alla All System per presentarsi in Procura a Milano e annunciare un piano di aumenti salariali del 38% in cambio della revoca del controllo dei magistrati. “Politica giudiziaria”, l’ha definita in un convegno il pm Paolo Storari, titolare di numerosi fascicoli. Fra avvocati delle aziende, che in privato parlano di ‘estorsione’ da parte dei magistrati, e osservatori più di qualcuno storce il naso. “Sono i pm a rinnovare i contratti e a stabilire le tabelle salariali adeguate?”, si è chiesto polemicamente l’ex sindacalista Giuliano Cazzola, già dirigente del Ministero del Lavoro ed ex parlamentare. Per l’economista ed ex presidente Inps, Tito Boeri, “non può essere la magistratura ad affrontare questo problema perché interviene a macchia di leopardo” con conseguenze “distorsive” sul mercato. Sono “milioni i lavoratori, dal commercio al turismo” scivolati “nella povertà”, ribatte Emanuele Ferretti della Filcams-Cgil. C'è il rischio di “dover scomodare il diritto penale come mai era accaduto prima”.Nel ribaltamento apparente di ruoli fra legislatore, magistratura, sindacati e imprese, sono state le pronunce dei giudici a spianare la strada al rinnovo del Ccnl vigilanza nel 2024, dopo 10 anni di stallo: aumenti fino a 350 euro mensili per una platea superiore ai 100mila addetti. Sempre le inchieste hanno aperto il vaso di Pandora sulla logistica: Dhl che, dopo un sequestro multimilionario, si mette al riparo con un oneroso “piano B” per assumere direttamente 1.500 lavoratori esternalizzati. Gli svizzeri di Ups che pagano 86 milioni di euro per una presunta frode fiscale sulla somministrazione di 30.625 dipendenti, piuttosto che chiarire il dubbio sorto agli inquirenti di chi siano i lavoratori esterni, se il “controllo a distanza” su “ritmi”, “turni”, “spostamenti di merce” sia diretto da un “software” senza “mediazione umana”. L’ultimo filone in ordine cronologico riguarda gli appalti della moda, ancora in fase di approfondimento. I carabinieri del Nucleo ispettorato lavoro monitorano laboratori clandestini in Brianza e nel milanese che producono pelletteria e accessori per le big del lusso. All’interno trovano dormitori abusivi, igiene e standard salariali “sotto minimo etico”, frodi fiscali-contributive e dispositivi di sicurezza manomessi. A pagare con la vita il 25 maggio 2023 è un 26enne del Bangladesh, Abdul Rahman. Muore schiacciato da una macchina per tagliare la pelle al suo “primo giorno di lavoro in nero” dopo “20 minuti”. Sono 3 le aziende - Armani, Dior, Alviero Martini spa - finite in amministrazione giudiziaria perché ritenute incapaci “di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo”. Almeno 13 i brand del lusso e del fast fashion sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti: da Versace a Zara, da Diesel a Gucci. La moda ‘etica’ si farà per sentenza? Fonte LaPresse 29 DIC 24

venerdì 15 novembre 2024

Ancona: colpo di pistola in pronto soccorso: licenziata la guardia giurata


Leggi qui>>>Colpo di pistola in pronto soccorso, licenziata la guardia giurata. 

MILANO: 'Serbatoi di manodopera', sequestro da 22 milioni a Milano

 

MILANO, 14 NOV - Alle indagini, coordinate dalla Procura guidata da Marcello Viola e condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf di Milano, ha collaborato anche il Settore Contrasto Illeciti dell'Agenzia delle Entrate. L'inchiesta, come altre analoghe, vede al centro "una complessa frode fiscale" attraverso "fatture per operazioni giuridicamente inesistenti, a fronte della stipula di fittizi contratti d'appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all'emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti". Sono state notificate informazioni di garanzia alla società e a dirigenti, anche per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. Lo scorso 29 aprile, il gip Luca Milani aveva convalidato il sequestro preventivo d'urgenza, sempre disposto dal pm, da 64,7 milioni di euro a carico della GS spa del gruppo dei supermercati Carrefour Italia. Una delle tante inchieste del pm Storari sui cosiddetti "serbatoi di manodopera": un presunto "sistema" - come è emerso anche nei casi Dhl, Amazon (sequestro da 121 milioni lo scorso luglio), Gls, Lidl, Brt, Geodis, Esselunga, Securitalia, Ups, Gxo, solo per citarne alcuni - attraverso il quale grandi aziende di vari settori, tra cui logistica, trasporto merci ma anche servizi di vigilanza privata, si garantiscono "tariffe altamente competitive" sul mercato "appaltando manodopera" in modo irregolare. Manodopera che solo formalmente lavora per cooperative, ma in realtà lo fa per conto di colossi del settore, senza nemmeno ricevere i contributi previsti. La Procura di Milano in questi anni ha già sequestrato centinaia di milioni di euro con queste indagini e le aziende, poi, hanno regolarizzato con assunzioni migliaia di lavoratori e versato risarcimenti al fisco. Fonte:ANSA 11/nov/2024       MILANO, 14 NOV - Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano ha eseguito un sequestro preventivo d'urgenza per frode fiscale da oltre 22 milioni di euro, in uno dei tanti filoni di indagine del pm milanese Paolo Storari sui cosiddetti "Serbatoi di manodopera", nei confronti di un'altra società attiva nel settore del trasporto e movimentazione merci, la AF Logistics spa. Società che, stando alle carte di un'altra tranche di indagine sempre sul "fenomeno della somministrazione illecita di manodopera", sarebbe stata fornitrice di Gs, catena dei supermercati del gruppo Carrefour, già colpita da un sequestro analogo lo scorso aprile. Come in altri casi, ricostruendo la "filiera della manodopera", investigatori e inquirenti hanno accertato che "i rapporti di lavoro con la società committente sono stati 'schermati' da società 'filtro' che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative", i cosiddetti "Serbatoi di manodopera". Cooperative che hanno "sistematicamente omesso il versamento dell'Iva" e "degli oneri di natura previdenziale e assistenziale". (ANSA). 2024-11-14

Serbatoi di manodopera', sequestro da 22 milioni a Milano 

MILANO, 14 NOV - Alle indagini, coordinate dalla Procura guidata da Marcello Viola e condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf di Milano, ha collaborato anche il Settore Contrasto Illeciti dell'Agenzia delle Entrate. L'inchiesta, come altre analoghe, vede al centro "una complessa frode fiscale" attraverso "fatture per operazioni giuridicamente inesistenti, a fronte della stipula di fittizi contratti d'appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all'emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti". Sono state notificate informazioni di garanzia alla società e a dirigenti, anche per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. Lo scorso 29 aprile, il gip Luca Milani aveva convalidato il sequestro preventivo d'urgenza, sempre disposto dal pm, da 64,7 milioni di euro a carico della GS spa del gruppo dei supermercati Carrefour Italia. Una delle tante inchieste del pm Storari sui cosiddetti "serbatoi di manodopera": un presunto "sistema" - come è emerso anche nei casi Dhl, Amazon (sequestro da 121 milioni lo scorso luglio), Gls, Lidl, Brt, Geodis, Esselunga, Securitalia, Ups, Gxo, solo per citarne alcuni - attraverso il quale grandi aziende di vari settori, tra cui logistica, trasporto merci ma anche servizi di vigilanza privata, si garantiscono "tariffe altamente competitive" sul mercato "appaltando manodopera" in modo irregolare. Manodopera che solo formalmente lavora per cooperative, ma in realtà lo fa per conto di colossi del settore, senza nemmeno ricevere i contributi previsti. La Procura di Milano in questi anni ha già sequestrato centinaia di milioni di euro con queste indagini e le aziende, poi, hanno regolarizzato con assunzioni migliaia di lavoratori e versato risarcimenti al fisco. Fonte:ANSA 11/nov/2024      


martedì 29 ottobre 2024

Schiacciato da un cancello a Cagliari, così è morto a 27 anni il vigilante Nicolò Meloni



Stava effettuando un’ispezione durante il suo turno notturno, quando il cancello scorrevole di un’azienda di impianti elettrici e fotovoltaico, alle porte di Cagliari, è uscito dal binario e gli è crollato addosso, schiacciandolo. Nicolò Meloni, guardia giurata cagliaritana, 27 anni da compiere nei prossimi giorni, è l’ennesima vittima sul lavoro in Italia.

La tragedia è avvenuta verso l’1.30 di notte. Meloni lavorava per l’istituto di vigilanza Pegaso Security e stava entrando, come di consueto, in una delle varie aziende clienti per controllare che fosse tutto a posto. Si tratta della Tecnosolution, con sede a Sestu al km 12 dell’ex strada statale 131. Il vigilante era da solo in quel momento. Solo qualche istante dopo è accorso un collega, che ha tentato di soccorrerlo chiamando subito il 118, giunto sul posto insieme con i vigili del fuoco, ma non c'è stato niente da fare. Quando è arrivata l'ambulanza, Meloni era già morto. Troppo gravi le ferite riportate dal crollo del pesante cancello.

Fonte:https://gazzettadelsud.it 

martedì 22 ottobre 2024

Cosmopol Avellino: sciopero previsto per il 31 ottobre se non verranno presi provvedimenti... Questo è riportato nell'articolo.

Qua qualcuno sta prendendo in giro i lavoratori! E ha annunciato uno sciopero per il 31 di ottobre, senza che questo sia pubblicato sul sito della commissione di garanzia sugli scioperi.

Si ricorda che vi è una normativa ben precisa da rispettare che riguarda la vigilanza privata, per indire uno sciopero è necessario prima aprire una procedura di raffreddamento e conciliazione, in cui entro tre giorni la società interessata è tenuta a convocare il sindacato, il quale se non si ritiene soddisfatto di quando è scaturito dall'incontro, può proclamare lo sciopero dopo i dieci giorni che seguono dall'incontro.
Ciò è stato fatto? Non sembra a quanto risulta dal sito della commissione di garanzia sugli scioperi.